Avete presente quando dal nulla, nel bel mezzo della vostra giornata, vi viene in mente un motivetto di una canzone? Tante volte nella vita quotidiana ci saltano in mente pensieri, immagini, ricordi improvvisi, come se si imponessero per qualche motivo nella nostra coscienza.

A volte questi contenuti di pensiero sono piacevoli, a volte sono neutri, a volte sono sgradevoli e angoscianti. Se avere pensieri intrusivi è normale, avere questi impulsi o immagini non voluti di continuo, sentendoli disturbanti o in contrasto con i propri valori, può essere problematico per chi li vive.

Questi pensieri intrusivi, se ricorrenti, persistenti e sgradevoli, sono detti pensieri ossessivi o ossessioni .

Perchè questi pensieri generano ansia in chi li sperimenta?

Le risposte sono molteplici, infatti possono generare dubbi o indecisioni, paura di essere contaminati da qualcosa (germi, virus, batteri), paura di essere responsabili di danni a sé o agli altri (es. contaminare qualcun altro, trasmettergli qualche malattia, perdere il controllo e avere scatti d’ira o follia).

La persona che li sperimenta, tende quindi a mettere in atto dei comportamenti o azioni mentali che hanno l’obiettivo di ridurre questa ansia provocata dalla presenza e interpretazione delle ossessioni. Sono le cosiddette compulsioni.

Questi comportamenti ripetuti ed eccessivi, vengono ritenuti irrazionali ed eccessivi dalla persona che li mette in atto, che tuttavia non riesce a trattenersi dal compierli.



Riconoscere
il D.O.C.

Come si fa a riconoscere questi comportamenti?

Esempi di compulsioni sono eccessivi controlli e ri-controlli (es. controllare di aver chiuso la macchina, controllare di aver chiuso il gas, controllare di aver chiuso la porta di casa), lavaggi o evitamenti di oggetti valutati come contaminati (disinfettarsi troppo le mani, disinfettare telefono, chiavi di casa, portafoglio, farsi eccessive docce), neutralizzazioni mentali (pensare che se si fa una determinata azione, qualcosa non avvenga), o comportamenti finalizzati all’ordine e alla simmetria (es. fare qualcosa tot volte, non calpestare le fughe della pavimentazione…).

I sottotipi di disturbo ossessivo compulsivo

Ossessioni e compulsioni caratterizzano il disturbo ossessivo-compulsivo, che secondo una classificazione recente può essere distinto in cinque sottotipi, in base al contenuto prevalente delle ossessioni/compulsioni (Mataix-Cols et al., 1999; Summerfeldt et al., 1999):

  1. - Ossessioni somatiche o aggressive e compulsioni di controllo (checking);
    In questa categoria si ritrova la paura di far male a se stessi perché responsabili o perché non si è abbastanza attenti, la paura di far male agli altri, il comparire di immagini violente, la paura di perdere il controllo e fare o dire qualcosa di imbarazzante, la paura di rubare qualcosa.


  2. - Preoccupazioni di simmetria e rituali di ordine o conteggio mentale (ordering);
    Si intende l’essere preoccupati che le cose siano ordinate o simmetriche, pensando che le cose cambino in base a questo aspetto.



  3. - Paura di contaminazione o malattia e compulsioni di lavaggio (washing);
    In questa categoria rientrano preoccupazioni o disgusto su secrezioni corporee proprie e altrui, fastidio per sporco e germi, preoccupazione per animali, insetti, sostanze e residui appiccicosi, timore di potersi ammalare per oggetti contaminati, timore di far ammalare qualcuno per contagio.


  4. - Ossessioni religiose o sessuali;
    Si intende, nel primo caso, l’essere molto preoccupati per sacrilegi o bestemmie, o per la propria moralità, o nel secondo caso l’avere pensieri, immagini o impulsi sessuali percepiti come proibiti o perversi, avere pensieri a contenuto sessuale che coinvolgono bambini o incesti, paura di poter avere un comportamento sessuale aggressivo.


  5. - Hoarding con collezionismo compulsivo;
    Ovvero essere spesso occupati dal pensiero di accumulare oggetti.




Bibliografia:

Aree Cliniche

Ciascuno di noi è unico, e come tale soffre in modo diverso dagli altri: cose che sono banali per alcuni, sono faticose per altri, e viceversa. L’essere umano è un’entità complessa e per questo è difficile riconoscersi precisamente in categorie cliniche predefinite. Tuttavia, è possibile considerare come linee guida indicative e non esaustive le aree riconosciute dalla ricerca scientifica. In particolare, mi occupo delle seguenti dimensioni

Consulenze On line

I colloqui online possono rappresentare una valida soluzione per diverse persone per i seguenti vantaggi: maggiore accessibilità, comodità, flessibilità oraria, senso di sicurezza.
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Dott.ssa Elena Cernuschi psicologa psicoterapeuta | Iscritta all’ordine degli psicologi della Lombardia n. 19165. | P.IVA: 10033150961