Sentirsi in allerta per eventuali imprevisti o minacce future è normale: l’ansia che sperimentiamo ci aiuta ad attivare le nostre risorse, prevenendo pericoli e organizzandoci per fronteggiarli al meglio.
Tuttavia, alcune persone sono eccessivamente immerse nell’allerta: vivono costantemente in tensione, come se fossero costantemente in pericolo. Si preoccupano per circostanze quotidiane, routinarie, come responsabilità lavorative, questioni economiche, salute dei familiari, disgrazie che possono capitare ai propri figli oppure piccole cose (es. svolgere faccende domestiche, far tardi agli appuntamenti…).
Si tratta del disturbo d’ansia generalizzato (GAD), un disturbo d’ansia caratterizzato dalla presenza di ansia e preoccupazione eccessive, che non sono legate ad una causa specifica ma sono appunto “generalizzate” e che la persona fatica a controllare.
In questa condizione la persona ha paura di tutto ciò che può essere: sperimenta un continuo stato d’allarme, arrivando a compromettere la propria qualità di vita (non riuscendo a fare del proprio meglio o a vivere con sufficiente serenità lavoro, vita privata, relazioni…)
Che differenza c’è con l’ansia normale?
Quando è eccessiva in termini di intensità e sproporzionata rispetto allo stimolo, e non consente di ottenere una buona performance. Per esempio, il disagio che la persona prova è davvero marcato e significativo, e inizia a intralciare con l’attività lavorativa, scolastica, oppure con le relazioni della persona.
Per esempio, la persona fa scena muta all’esame, oppure evita situazioni in cui sperimenterebbe quell’intenso grado di disagio.
Che differenza c’è tra ansia e paura?
Tra i principali elementi di distinzione trovimo:
Le preoccupazioni “normali” non sono eccessive e vengono percepite come risolvibili, alla propria portata, e possono essere messe da parte se emergono questioni più importanti.
Nel disturbo d’ansia generalizzato la persona si sente sopraffatta dai propri pensieri, che interferiscono con la propria vita.
Le preoccupazioni “normali” riguardano qualche aspetto della vita, ogni tanto.
Nel disturbo d’ansia generalizzato la persona è sempre preoccupata, per quasi tutte le circostanze della propria vita, e più a lungo.
Le preoccupazioni “normali” non coinvolgono sintomi particolari.
Nel disturbo d’ansia generalizzato la persona sperimenta spesso segnali intensi di tensione (es. sentirsi irrequieti, sentirsi tesi a livello muscolare, non riuscire a dormire, non riuscire a concentrarsi, essere irritabili, avere vuoti di memoria…)
Con quali sintomi si presenta il disturbo di ansia generalizzato?
L’ansia e la preoccupazione possono essere associate a:
difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria
difficoltà ad addormentarsi o mantenere il sonno
- Irritabilità
- Tensione muscolare
- Facile affaticamento
- Irrequietezza, o sentirsi tesi.
- Difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria
- Difficoltà ad addormentarsi o mantenere il sonno
Bibliografia:
American Psychiatric Association (2013)
Manuale diagnostico e statistico dei disturbi Mentali, Quinta edizione (DSM-5), trad. it. Raffaello Cortina, Milano (2014)
Ti è mai capitato di agitarti prima di un esame o una verifica? Hai mai sentito un “blocco” al lavoro (es. nel parlare in pubblico) per via della tensione?
A tutti noi capita di sperimentare l’ansia: uno stato affettivo di allerta che spesso si manifesta di fronte a stimoli, sfide o compiti che siamo prossimi a compiere o incontrare.
Negli articoli di questa sezione ti aiuterò a capire cos’è l’ansia e quando diventa un problema.
I colloqui online possono rappresentare una valida soluzione per diverse persone per i seguenti vantaggi: maggiore accessibilità, comodità, flessibilità oraria, senso di sicurezza.
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Dott.ssa Elena Cernuschi psicologa psicoterapeuta | Iscritta all’ordine degli psicologi della Lombardia n. 19165. | P.IVA: 10033150961