Come già spiegato in questo articolo, l’ansia di per sé è uno stato affettivo utile al nostro organismo: ci aiuta, in generale, a fare bene, a sostenere le sfide e i pericoli che incontriamo.

Tuttavia, a volte l’ansia diventa eccessiva e può dare origine a un disturbo. In questi casi, in genere, la persona non sperimenta paura e ansia temporanee, occasionali, ma le vive a lungo (es. per periodi di 6 mesi o più)

Tra i più noti nella popolazione adulta, il DSM-5 (APA, 2013) riconosce:

  1. Disturbo d'ansia da separazione
  2. Ipocondria
  3. Agorafobia
  4. fobie specifiche
  5. Disturbo d'ansia generalizzata
  6. Disturbo di panico
  7. Fobia sociale

In cosa differiscono i disturbi?

Queste condizioni cambiano sia per il tipo di oggetti/situazioni che suscitano paura o ansia, sia per come la persona spiega il problema.

Fobie specifiche

Nelle fobie specifiche, le persone in genere vivono intense reazioni di paura o ansia rispetto a oggetti o situazioni, che spesso vengono temute in maniera persistente e sproporzionata rispetto al rischio reale, e di conseguenza evitate. Per esempio, a volte riguardano gli animali. Si può avere paura dei cani, dei ragni, dei serpenti, dei topi, degli insetti, ma al punto tale da avere reazioni di paura molto intense ed eccessive rispetto al pericolo percepito dagli altri (es. fuggire, allontanarsi immediatamente, anche solo alla vista di una fotografia o un’immagine dell’oggetto-situazione) e al punto tale da evitare luoghi o situazioni in cui potenzialmente ci si potrebbe trovare a contatto con la minaccia. La fobia può riguardare la paura di ambienti naturali: paura dell’altezza, paura di luoghi chiusi, paura di luoghi aperti. A volte, le fobie riguardano il timore del sangue, delle ferite o delle iniezioni: non si tratta di una normale paura, perché la persona arriva ad evitare esami diagnostici importanti per via della tensione sgradevole che potrebbe sperimentare, oppure se esposta alla situazione tende a fuggire o svenire. La fobia può anche riguardare comunemente alcune situazioni, come la paura di stare in mezzi di trasporto, come la metropolitana o l’aereo.

Fobia sociale

Si può avere anche paura delle altre persone o delle situazioni sociali: in questo caso si parla di fobia sociale. In questo contesto la persona vive spesso ansia o paura in situazioni sociali come incontrare degli estranei, mangiare o bere insieme ad altre persone, o contesti in cui bisogna esibirsi o parlare in pubblico. In questo caso il timore è riferito al giudizio: la persona sente di poter essere valutata negativamente dagli altri, o di essere imbarazzata, umiliata o rifiutata.

Disturbo di panico

Un altro disturbo d’ansia molto conosciuto è il disturbo di panico. In questa condizione la persona vive ricorrenti attacchi di panico inaspettati. Gli attacchi di panico sono degli episodi di intensa paura o disagio che coinvolgono diversi sintomi fisici e cognitivi (di pensiero) e che raggiungono il picco in pochi minuti. Sia che gli attacchi di panico siano attesi (la persona li abbina a specifiche situazioni/oggetti), sia che siano inaspettati, la persona che li sperimenta arriva ad essere costantemente preoccupata o spaventata di poterli sperimentare. Per questo spesso vengono evitate delle situazioni dove si pensa possano scaturire gli attacchi di panico, oppure si evitano situazioni di attivazione corporea (es. attività fisica), oppure ancora ci si sposta solo in compagnia di persone ritenute affidabili e sicure.

Agorafobia

Spesso gli attacchi di panico si abbinano ad agorafobia, che consiste nello sperimentare paura o ansia in situazioni in cui potrebbe essere difficile fuggire o ricevere soccorso. Esempi di agorafobia sono la paura nell’utilizzare trasporti pubblici, trovarsi in spazi aperti, stare in spazi ristretti, fare la fila o essere in mezzo alla folla oppure essere fuori casa da soli in altre situazioni.

Ansia generalizzata

Infine, nel disturbo d’ansia generalizzata, la persone non percepisce una minaccia specifica, ma al contrario vive ansia e preoccupazioni riguardanti diversi ambiti. C’è una tensione diffusa che riguarda tutte le situazioni imminenti, dal rendimento lavorativo o scolastico a situazioni familiari e personali.



Bibliografia:
American Psychiatric Association (2013)
Manuale diagnostico e statistico dei disturbi Mentali, Quinta edizione (DSM-5), trad. it. Raffaello Cortina, Milano (2014)

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Ti è mai capitato di agitarti prima di un esame o una verifica? Hai mai sentito un “blocco” al lavoro (es. nel parlare in pubblico) per via della tensione? A tutti noi capita di sperimentare l’ansia: uno stato affettivo di allerta che spesso si manifesta di fronte a stimoli, sfide o compiti che siamo prossimi a compiere o incontrare.

Negli articoli di questa sezione ti aiuterò a capire cos’è l’ansia e quando diventa un problema.

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